Le terapie chirurgiche per l'obesità
Descrizione
Perché seguire questo corso FAD ECM sulla terapia chirurgica dell'obesità
L'obesità riguarda 800 milioni di persone nel mondo, con un aumento della prevalenza nei Paesi a reddito medio e basso. Ogni aumento dell'indice di massa corporea pari a 5 kg/m2 si associa a un aumento del 29% di mortalità. E' importante quindi che gli operatori sanitari sappiano dare consigli appropriati ai pazienti valutando, dopo aver provato le modifiche degli stili di vita e l'eventuale approccio farmacologico, se ci sono le condizioni per optare per una terapia chirurgica.
Che cosa imparerai seguendo questo corso
In questo corso ECM attraverso casi pratici e un dossier evidence based acquisirai informazioni sula situazione epidemiologica dell'obesità, sull'eziopatogenesi, sui criteri diagnostici, sulle indicazioni alla chirurgia, con indicazioni e descrizioni delle diverse tipologie di intervento e sulla gestione pre e post operatoria.
A chi è dedicato questo corso ECM
Questo corso si rivolge a tutti gli operatori sanitari, essendo l'obesità un problema trasversale.
Che cosa comprende il corso
Il corso FAD ECM comprende un dossier ricco di riferimenti bibliografici per chi volesse approfondire l'argomento, due casi di pratica con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette, oltre al questionario di gradimento con possibilità di lasciare commenti in aperto sul corso svolto.
Aperto a
medici chirurghi, infermieri, ostetriche/i, farmacisti, assistenti sanitari, biologi, chimici, dietisti, educatori professionali, fisici, fisioterapisti, igienisti dentali, infermieri pediatrici, logopedisti, massofisioterapisti, odontoiatri, ortottisti/assistenti di oftalmologia, podologi, psicologi, tecnici audiometristi, tecnici audioprotesisti, tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici ortopedici, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici sanitari laboratorio biomedico, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, terapisti occupazionali, veterinari
Obiettivo nazionale
Area obiettivi: Area degli obiettivi formativi di sistema
Obiettivo formativo: Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN - EBP)
Cimentati con un caso del corso
Lia è un giovane medico di medicina generale che ha da poco aperto il suo ambulatorio. Sta conoscendo i suoi assistiti un po’ alla volta e quel lunedì mattina, come ultimo paziente, fa accomodare il signor Filippo, di 37 anni. Appena il giovane uomo entra in studio Lia nota subito il fatto che sia francamente obeso.
“Buongiorno, dottoressa”.
“Buongiorno, si accomodi pure”.
“Ho preso un appuntamento per conoscerla e portarle a vedere gli ultimi esami. Me li aveva richiesti il medico che c’era prima di lei, perché nei precedenti era venuto fuori che avevo gli zuccheri nel sangue aumentati”.
Lia consulta la cartella e prende visione degli esami di laboratorio che il collega aveva diligentemente registrato. In effetti, la glicemia a digiuno di Filippo era 137 mg/dl. Lia esamina quindi gli ultimi controlli e li commenta insieme al paziente.
“Dunque, signor Filippo, la glicemia è ancora più alta dell’ultima volta. Come avrà visto ora è 154 mg/dl. Anche l’emoglobina glicata, che ci dà un’idea degli zuccheri nel sangue negli ultimi tre mesi, è alta, 8,9%. A questo punto abbiamo informazioni a sufficienza per fare diagnosi di... diabete”.
“Diabete!? Ma com’è possibile? Io mangio pochissimi dolci! E comunque ho già provato tante volte a mettermi a dieta, ma non ho mai ottenuto risultati”.
“Posso chiederle quanto è alto e quanto pesa? Anzi, facciamo una bella cosa, se sale sulla bilancia vediamo quanto pesa adesso”.
Il metro e la bilancia indicano 168 cm di altezza per 116 kg. Lia calcola l’indice di massa corporea: 41,1 kg/m2.
“Buongiorno, dottoressa”.
“Buongiorno, si accomodi pure”.
“Ho preso un appuntamento per conoscerla e portarle a vedere gli ultimi esami. Me li aveva richiesti il medico che c’era prima di lei, perché nei precedenti era venuto fuori che avevo gli zuccheri nel sangue aumentati”.
Lia consulta la cartella e prende visione degli esami di laboratorio che il collega aveva diligentemente registrato. In effetti, la glicemia a digiuno di Filippo era 137 mg/dl. Lia esamina quindi gli ultimi controlli e li commenta insieme al paziente.
“Dunque, signor Filippo, la glicemia è ancora più alta dell’ultima volta. Come avrà visto ora è 154 mg/dl. Anche l’emoglobina glicata, che ci dà un’idea degli zuccheri nel sangue negli ultimi tre mesi, è alta, 8,9%. A questo punto abbiamo informazioni a sufficienza per fare diagnosi di... diabete”.
“Diabete!? Ma com’è possibile? Io mangio pochissimi dolci! E comunque ho già provato tante volte a mettermi a dieta, ma non ho mai ottenuto risultati”.
“Posso chiederle quanto è alto e quanto pesa? Anzi, facciamo una bella cosa, se sale sulla bilancia vediamo quanto pesa adesso”.
Il metro e la bilancia indicano 168 cm di altezza per 116 kg. Lia calcola l’indice di massa corporea: 41,1 kg/m2.
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