Il cibo del futuro

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Descrizione
Perché seguire questo corso FAD ECM sul cibo del futuro
Il cambiamento climatico, la limitatezza delle risorse, il rispetto per l'ambiente e gli animali, lo sviluppo tecnologico sono tutti fattori che stanno portando rapidamente alla disponibilità di nuovi alimenti più sostenibili. Quali sono e saranno? Ci si può fidare di una bistecca coltivata o di un piatto di insetti? Il corso FAD offre le informazioni evidence based per affrontare questo tema d'attualità senza pregiudizi.
 
Che cosa imparerai seguendo questo corso

Al termine del corso avrai acquisito le conoscenze aggiornate a oggi che riguardano i cibi del futuro, dalla bistecca coltivata alle alghe, dagli insetti agli OGM, alle colture senza suolo, con tutti gli elementi indispensabili per saperne valutare l'impatto sulla salute e la loro sicurezza.

 
A chi è dedicato questo corso ECM
Questo corso si rivolge a tutti gli operatori sanitari che vogliono avere un quadro chiaro e scevro da condizionamenti sui cibi prodotti con le nuove tecnologie per conoscerli e gestirli quando entreranno a pieno titolo nella nostra alimentazione.
 
Che cosa comprende il corso
Il corso FAD ECM comprende un dossier ricco di riferimenti bibliografici per chi volesse approfondire l'argomento, due casi di pratica con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette, oltre al questionario di gradimento con possibilità di lasciare commenti in aperto sul corso svolto.

 

Aperto a
Obiettivo nazionale
Area obiettivi: Area degli obiettivi formativi tecnico-professionali
Obiettivo formativo: Sicurezza e igiene alimentare, nutrizione e/o patologie correlate.
Responsabile scientifico
iaRosa ValettoVedi CV
Crediti
5.00
Scadenza
19-11-2024

Cimentati con un caso del corso

Due colleghi, Roberto, un nutrizionista, e Ugo, un cardiologo, si incontrano in sala mensa dell’ospedale in cui entrambi lavorano. Si conoscono dai tempi dell’università, ma raramente hanno tempo di scambiare due chiacchiere.
“Ciao Ugo, come stai? È tanto che non ci incrociamo”.
“Roberto, che piacere, ti ho pensato proprio l’altro giorno”.
“Bene, ma a che proposito?”
“Lo sai, siamo sempre stati diversi. Tu curioso, aperto alle novità. Io, come dici tu, molto conservatore. Ero con una paziente. Una normale visita di controllo. A un certo punto questa inizia a raccontarmi che ha assaggiato dei cracker con farine di grillo, e parte con un discorso infinito sul mangiare insetti, la fame nel mondo, la sostenibilità... Voleva un mio parere medico che non le ho saputo dare. Mi conosci, non sono particolarmente sensibile a questi temi e poi onestamente gli insetti mi fanno senso”.
Roberto sorride: “È il futuro, Ugo. È il cibo del futuro. Non siamo abituati, gli insetti non fanno parte delle nostre tradizioni, ma questo non implica che non siano interessanti. Hai mai visto la testa di un gamberetto ingrandita? È identica a un grillo e se ben ricordo le nostre cene al mare, i gamberetti ti piacciono, eccome!”
“A parte il naturale senso di ribrezzo pensando di mangiarmi un grillo, checché tu ne dica che assomiglia a un gamberetto... perché mai dovremmo anche solo pensare di mangiare gli insetti?” chiede con raccapriccio Ugo.
“Prima di tutto ci sono buone ragioni che riguardano tutti, in quanto cittadini e abitanti di un pianeta che non ce la fa più…”
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