Dengue: tutto quello che c'è da sapere

Descrizione
Perché seguire questo corso FAD ECM sulla dengue
Considerato l'aumento globale dei casi di dengue e l'approssimarsi in Italia del periodo di maggiore attività di Aedes albopictus, vettore potenzialmente competente per la trasmissione del virus dengue e di altri arbovirus, il Ministero della Salute ha raccomandato a tutti gli operatori sanitari di acquisire una adeguata formazione sulla malattia al fine di promuovere le strategie di prevenzione e di aumentare la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico.
 
Che cosa imparerai seguendo questo corso
Al termine del corso avrai acquisito le conoscenze per riconoscere i sintomi, fare una diagnosi, e trattare il paziente con dengue. Inoltre sono fornite indicazioni sulle strategie di prevenzione e di comunicazione.
 
A chi è dedicato questo corso ECM
Questo corso si rivolge a tutti gli operatori sanitari vista la rilevanza del tema e quanto indicato dal Ministero della Salute rispetto alla necessità di formazione sulla dengue.
 
Che cosa comprende il corso
Il corso FAD ECM comprende un dossier, tre casi di pratica clinica con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette, oltre al questionario di gradimento con possibilità di lasciare commenti in aperto sul corso svolto.
Aperto a
Obiettivo nazionale
Area obiettivi: Area degli obiettivi formativi di sistema
Obiettivo formativo: Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN - EBP)
Responsabile scientifico
rizio PregliascoVedi CV
Crediti
5.00
Scadenza
07-05-2025

Cimentati con un caso del corso

Tarcisio, un uomo di 38 anni, vive in una piccola città dell’Emilia, non lontano dall’azienda agricola di famiglia, che gestisce da anni insieme a suo padre. Infaticabile lavoratore, ha sempre goduto di buona salute e non ha mai fatto un giorno di assenza dal lavoro.
Tuttavia, una mattina, si sente male proprio in azienda ed è costretto a rientrare prima a casa. Compaiono all’improvviso febbre alta, cefalea e dolori articolari e muscolari molto intensi: i classici sintomi influenzali, a parere di Tarcisio. Durante il giorno, tuttavia, i sintomi peggiorano e compaiono, anche nausea e vomito. A quel punto, Tarcisio decide di andare in ospedale e si fa accompagnare in Pronto Soccorso da un amico, visibilmente preoccupato.
“Che cosa succede?” domanda il medico al momento della visita.
“Guardi, dottore, mi sento davvero male… non capisco, fino a ieri era tutto a posto…” confessa Tarcisio, il respiro affannoso e la fronte perlata di sudore. “Ho iniziato con una febbre alta all’improvviso questa mattina. Pensavo fosse solo un’influenza, ma poi sono iniziati dolori talmente forti da spaccare le ossa, e alla fine sono venuti la nausea e il vomito... mi sono spaventato” conclude.
“Ora cerchiamo di capire” dice il medico che lo visita senza rilevare nulla di particolare e poi, rivolgendosi all’infermiere: “Mettiamo del paracetamolo in vena e dei liquidi per reidratarlo un po’. Intanto attendiamo gli esiti degli esami del sangue” si congeda il medico.
Nella stanza di osservazione, una volta giunti i risultati degli esami di laboratorio, si svolge un dialogo che segnerà l’inizio di un percorso clinico inaspettato. “Mario, senti, riguardo all’agricoltore ho qualche dubbio sai?” dice una giovane collega al medico che ha visitato per primo il paziente. “Ha febbre alta, mal di testa, dolori ‘spacca-ossa’… e se guardi gli esami appena arrivati ha anche una modesta leucopenia…”
“Potrebbe essere semplicemente un’influenza fuori stagione, lo sai che ci sono casi sporadici lungo tutto l’arco dell’anno”.
“Può darsi, ma siamo comunque lontani dal periodo influenzale e poi vive in un contesto che potrebbe tranquillamente far pensare ad altro…
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