La gestione del paziente con piede diabetico
Descrizione
Perché seguire questo corso FAD ECM sulla gestione del paziente con piede diabetico?
Il piede diabetico è una delle complicanze croniche più frequenti del diabete, condizione che coinvolge un numero sempre più alto di persone: secondo i dati del 2021, circa 540 milioni di persone nel mondo sono affette da diabete mellito di tipo 2 e si prevede un aumento del 45% nel 2045. E' molto importante che tutti gli operatori sanitari conoscano le strategie principali di prevenzione e gestione del piede diabetico.
Che cosa imparerai seguendo questo corso FAD?
Oltre a informazioni più generali sulla classificazione delle ulcere e sull'epidemiologia acquisirai indicazioni specifiche sulla valutazione del piede e sulla gestione dall'esame fisico del piede al trattamento chirurgico e le terapie di supporto.
Oltre a informazioni più generali sulla classificazione delle ulcere e sull'epidemiologia acquisirai indicazioni specifiche sulla valutazione del piede e sulla gestione dall'esame fisico del piede al trattamento chirurgico e le terapie di supporto.
A chi è dedicato questo corso ECM?
Il corso ECM è rivolto a tutti gli operatori sanitari.
Che cosa comprende il corso?
Il corso FAD ECM comprende un dossier evidence based, tre casi di pratica quotidiana con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette. Chiude il corso il questionario di gradimento con la possibilità di lasciare anche un commento in aperto sul corso svolto
Aperto a
medici chirurghi, infermieri, ostetriche/i, farmacisti, assistenti sanitari, biologi, chimici, dietisti, educatori professionali, fisici, fisioterapisti, igienisti dentali, infermieri pediatrici, logopedisti, massofisioterapisti, odontoiatri, ortottisti/assistenti di oftalmologia, podologi, psicologi, tecnici audiometristi, tecnici audioprotesisti, tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici ortopedici, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici sanitari laboratorio biomedico, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, terapisti occupazionali, veterinari
Obiettivo nazionale
Area obiettivi: Area degli obiettivi formativi di sistema
Obiettivo formativo: Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN - EBP)
Cimentati con un caso del corso
Giovanna, 75 anni, vive con il marito di 80 anni. La donna è obesa (160 cm per 80 kg di peso), non fuma e non beve. Soffre di un diabete mellito di tipo 2 e di ipertensione arteriosa (per cui è in terapia con atenololo 100 mg/die) dall’età di 55 anni. La donna viene seguita dal Servizio di diabetologia dell’ospedale e dal suo medico di medicina generale. Con la terapia prescritta (metformina 500 mg x 3/die), Giovanna ha sempre mantenuto buoni valori di glicemia e di emoglobina glicata. Nell’ultimo anno, però, il quadro metabolico della signora Giovanna si è scompensato. Nonostante la dieta e le passeggiate quotidiane, le glicemie a digiuno erano comprese fra 130 e 140 mg/dl, quelle post prandiali fra 180 e 200 mg/dl e l’emoglobina glicata è salita all’8,5%. Il diabetologo dopo accurati esami ha modificato la terapia prescrivendo insulina basale in aggiunta alla metformina.
Da qualche tempo, Giovanna lamenta anche problemi alla vista, ma la cosa non la preoccupa perché attribuisce la causa all’avanzare dell’età e alla stanchezza, per cui non l’ha neppure detto al medico che la segue. Nonostante il peggioramento dello stato di salute, Giovanna è autonoma nelle faccende quotidiane ed esce tutte le mattine per fare la spesa camminando per una ventina di minuti.
“Accidenti a me, ho tenuto le scarpe nuove per troppe ore” dice a bassa voce Giovanna guardandosi il piede mentre si sta cambiando per andare a dormire.
“Cosa ti è successo?” chiede il marito.
“Nulla di grave ma è da qualche giorno che ho il piede arrossato. Quando siamo andati fuori a cena l’altra sera ho voluto indossare le scarpe nuove...”
La mattina successiva il marito vuole vedere il piede della moglie e nota che è molto caldo al tatto. Inoltre, si accorge di una piccola lesione che si estende sulla porzione laterale del 1° dito. “Giovanna, io mi farei vedere dal medico, ci ha sempre detto di dirgli subito se qualcosa non va”.
“Valerio, sei il solito esagerato, ora metto un po’ di disinfettante e un cerotto e vedrai che stasera non ci sarà più nulla”, così dicendo la donna prende un flacone di eosina e deterge la lesione.
Da qualche tempo, Giovanna lamenta anche problemi alla vista, ma la cosa non la preoccupa perché attribuisce la causa all’avanzare dell’età e alla stanchezza, per cui non l’ha neppure detto al medico che la segue. Nonostante il peggioramento dello stato di salute, Giovanna è autonoma nelle faccende quotidiane ed esce tutte le mattine per fare la spesa camminando per una ventina di minuti.
“Accidenti a me, ho tenuto le scarpe nuove per troppe ore” dice a bassa voce Giovanna guardandosi il piede mentre si sta cambiando per andare a dormire.
“Cosa ti è successo?” chiede il marito.
“Nulla di grave ma è da qualche giorno che ho il piede arrossato. Quando siamo andati fuori a cena l’altra sera ho voluto indossare le scarpe nuove...”
La mattina successiva il marito vuole vedere il piede della moglie e nota che è molto caldo al tatto. Inoltre, si accorge di una piccola lesione che si estende sulla porzione laterale del 1° dito. “Giovanna, io mi farei vedere dal medico, ci ha sempre detto di dirgli subito se qualcosa non va”.
“Valerio, sei il solito esagerato, ora metto un po’ di disinfettante e un cerotto e vedrai che stasera non ci sarà più nulla”, così dicendo la donna prende un flacone di eosina e deterge la lesione.
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